Titolo
LE GROTTE LE RISORGIVE DEL MONTE HEKURAVE - 2008
Descrizione
L'ESPLORAZIONE DELLA GROTTA SPHELLA ZEZE - PRIMA PARTE
Nella parte più a monte dell'abitato di Qerec, a quota 800 metri slm, presso i ruderi di un mulino c'è la sorgente del fiume Kuquit, con una portata in magra di circa un metro cubo al secondo. Alla sua altezza, sulla sinistra orografica, una quindicina di metri più in alto, c'è una seconda bocca che alimenta il fiume. Seguendo il solco di ques'ultima fino alla base della parete sovrastante si giunge alla seconda risorgiva di troppo pieno, una grotta lunga una cinquantina di metri e percorsa da un ruscello che si perde tra i massi in prossimità dell'entrata. Seguendo la base della parete verso monte, dopo un centinaio di metri, ad una quota leggermente superiore si incontra la terza risorgiva, un cunicolo in leggera discesa lungo una trentina di metri. La quarta risorgiva si trova alcune centinaia di metri più a monte, sempre sulla sinistra orografica, in un marcato canalone tutto suo, un centinaio di metri più in alto.
È nota come Shpella Zeze, grotta nera in italiano, e si presenta con una maestosa entrata di 20 x 40 metri. Come ci ha spiegato il vecchio Nicolas che abita nei pressi, in occasione di piene eccezionali si innescano in successione temporale quattro risorgive. La prima, evidenziata da un solco in corrispondenza del mulino, sgorga da dei massi. Le altre tre dalle grotte di cui sopra. La più imponente, con una portata di diversi metri cubi al secondo, è quella di shpella Zeze. Sempre Nicolas riferisce di alcuni strumenti di legno usati in montagna per il latte che sono fuorusciti dalla grotta e dei capelli di una ragazza che era emigrata in Kosovo, usciti dalla stessa via.
Di Shpella Zeze abbiamo esplorato e rilevato quasi un chilometro e mezzo di gallerie e la grotta continua in diversi punti. Il punto più interessante è un passaggio in prossimità del fondo attuale che nel 1993 era transitabile e consisteva in un saltino di tre metri che dava sopra un lago profondo, percorso da una fortissima corrente d'aria, che nell'ultima visita era ostruito da sabbia e ciottoli. Tutte e quattro le risorgive sono in corrispondenza di una evidente faglia NO â SE.
Elio Padovan
---- CONTINUA COIN LA SECONDA PARTE E IL RILIEVO COMPLETO ----
LINK ALL'ARTICOLO ORIGINALE : http://www.boegan.it/index.php?id=709
Immagine
Nella parte più a monte dell'abitato di Qerec, a quota 800 metri slm, presso i ruderi di un mulino c'è la sorgente del fiume Kuquit, con una portata in magra di circa un metro cubo al secondo. Alla sua altezza, sulla sinistra orografica, una quindicina di metri più in alto, c'è una seconda bocca che alimenta il fiume. Seguendo il solco di ques'ultima fino alla base della parete sovrastante si giunge alla seconda risorgiva di troppo pieno, una grotta lunga una cinquantina di metri e percorsa da un ruscello che si perde tra i massi in prossimità dell'entrata. Seguendo la base della parete verso monte, dopo un centinaio di metri, ad una quota leggermente superiore si incontra la terza risorgiva, un cunicolo in leggera discesa lungo una trentina di metri. La quarta risorgiva si trova alcune centinaia di metri più a monte, sempre sulla sinistra orografica, in un marcato canalone tutto suo, un centinaio di metri più in alto.
È nota come Shpella Zeze, grotta nera in italiano, e si presenta con una maestosa entrata di 20 x 40 metri. Come ci ha spiegato il vecchio Nicolas che abita nei pressi, in occasione di piene eccezionali si innescano in successione temporale quattro risorgive. La prima, evidenziata da un solco in corrispondenza del mulino, sgorga da dei massi. Le altre tre dalle grotte di cui sopra. La più imponente, con una portata di diversi metri cubi al secondo, è quella di shpella Zeze. Sempre Nicolas riferisce di alcuni strumenti di legno usati in montagna per il latte che sono fuorusciti dalla grotta e dei capelli di una ragazza che era emigrata in Kosovo, usciti dalla stessa via.
Di Shpella Zeze abbiamo esplorato e rilevato quasi un chilometro e mezzo di gallerie e la grotta continua in diversi punti. Il punto più interessante è un passaggio in prossimità del fondo attuale che nel 1993 era transitabile e consisteva in un saltino di tre metri che dava sopra un lago profondo, percorso da una fortissima corrente d'aria, che nell'ultima visita era ostruito da sabbia e ciottoli. Tutte e quattro le risorgive sono in corrispondenza di una evidente faglia NO â SE.
Elio Padovan
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