Nome
Antro del corchia (ventaiola / Serpente)
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2005-12-20 17:58:17
NOTA: Poco prima che la strada diventi bianca (non asfaltata), c'è il cartello di divieto di transito eccetto per gli automezzi autorizzati: è quindi necessario procurarsi il permesso di transito. Per maggiori informazioni, collegarsi al sito: www.speleogarfagnana.net
L'avvicinamento: Continuare la strada bianca, che prima compie una buon paio di tornanti per poi andare dietro ad una cresta. Superati dei vecchi edifici, la strada punta diritta ad un largo anfiteatro, sotto il quale riprende a curvare verso sinistra.
Prima della curva, si può notare una rampa ascendente di erba e sassi che sale costeggiando la parete di destra. Salirla per una cinquantina di metri, quando si nota un'altra rampa-traverso (a sinistra è possibile notare uno spiazzo ghiaioso) stacca e meno evidente: seguirla fino ad arrivare all'ingresso della grotta, ingresso chiamato brevemente "Eolo" .
La "Buca della Ventaiola" é l'ingresso originale scoperto casualmente da Emilio Simi nel 1841 durante un saggio di cava.
Per molti anni é stato l'unico ingresso del Corchia, fino a quando per permettere l'estrazione dalla cava non fu "chiuso" dal ravaneto della cava soprastante. In quegli anni i rapporti con i cavatori di Levigliani erano migliori di quelli attuali, e i cavatori stessi aprirono l'ingresso artificiale di "Eolo". Da un paio di anni é entrato in lavorazione un nuovo
modo di utilizzare gli scarti di lavorazione del marmo "i ravaneti", e da allora la grossa frana che circondava l'ingresso di Eolo si é sempre piu assottigliata. E' stato allora che il GSPT é andato a ricercare, individuandolo, il vecchio ingresso. L'ingresso si trova sulla parete di sinistra di fronte a Eolo, alla stessa altezza, circa trenta metri in linea d'aria, tra il ravaneto e la parete. Descrizione L'Antro del Corchia é una cavità molto estesa, dotata di ben 13 ingressi situati su differenti quote.
La traversata proposta, data la sua frequentazione, é ben segnata, sia con segni di nerofumo, sia con una traccia al suolo, dovuto al camminamento. In totale, si hanno 14 verticali, da un minimo di un paio di metri fino a ben 50 metri del "Pozzacchione".
E' quindi possibile scendere in doppia dato che é stata anche attrezzata per questo tipo di manovra. Conviene quindi portarsi 2 corde da 60 metri, una delle quali da utilizzare per i saltini. In alternativa una da 120 metri e un'altra di 40 metri per i saltini.
Ricordo che per uscire ci sono tre strade: uscire per l'ingresso chiamato "Serpente" , per la buca dei Pompieri oppure eccezionalmente per l'entrata turistica (gli accordi presi con il parco prevedono che il percorso turistico sia utilizzato solo per operazioni di soccorso o altre preventivamente autorizzate).
Nel primo caso é necessario armare Il pozzo Empoli di 25 metri che poi verrà risalito (corda da 38 metri) grazie ad un armo fisso, costituito da robusti anelli inox (non occorrono moschettoni e piastrine), previsto per due calate.
E' molto consigliabile fare un traverso per mettere in sicurezza la partenza e poi fare il pozzo stesso, al cui quasi fondo esistono altri due ancoraggi per evitare sfregamenti della corda.
(con questo sistema il Corchia è stato armato nella traiettoria che parte dal Serpente fino al Fondo dal Gruppo Grotte Schio CAI nel settembre 2005).
Nel caso siate autorizzati a uscire dalla parte turistica é necessario essere sicuri di trovare aperto il portone dell'entrata turistica, tenendo conto che, in ogni caso, chiude alle 17:30-18:00, a seconda della stagione.
Per maggiori informazioni, collegarsi a www.antrocorchia.it
NOTA:Per uscire dal "serpente", il ramo da risalire è alla fine della passerelle poco prima del portone di uscita: a sinistra si nota uno scivolo di sassi e terra...
Gli armi: La traversata é armata sia per la normale progressione (discesa e risalita) sia per le corde doppie (anelli fissi e cordini).
In genere, gli armi per la normale progressione speleologica sono sufficienti, anche se in alcuni punti la corda tocca un po' la roccia. Ovviamente conviene sempre avere con sé la sacca d'armo con alcuni spit di scorta...
Nel 2005 parte della traversata è stata riarmata con chiodi resinati.
Nota1: Ricordo di nuovo che ci sono tre modi per terminare la traversata: uno é risalire un salto di 25 metri da attrezzare prima di entrare in grotta, l' altro è dalla Buca dei Pompieri dove è possibile risalire in libera (è consigliabile una corda di sicura) ;l'ultimo (solo se autorizzati) è uscire per l'entrata turistica dell'Antro del Corchia, verificando che all'ora prevista per l'uscita il portone sia ancora aperto, tenendo conto che, in ogni caso, l'orario di chiusura é alle 17:30-18:00.
Il "giro" proposto non ha grossi problemi di "acqua", nel senso che la progressione é sufficientemente sicura anche in caso di pioggia. Ciò non significa di andar in grotta aspettando le piogge!!!
Nota2: Dato che il percorso proposto é una vera e propria traversata, é ovviamente possibile scendere in doppia adoperando 2 corde da 60 metri, una delle quali da utilizzare per i saltini. In alternativa una da 120 metri e un'altra di 40 metri per i saltini. La traversata é così completamente armata in modo sufficiente per le calate in doppia. Durante la discesa, tutti i componenti della squadra, scendono con il discensore speleo su corda fissata a chiodi. L'ultimo invece scende sulla corda passata direttamente sugli anelli: scende sempre su corda singola, ma un compagno alla base blocca il tratto di corda libera con gli autobloccanti. In alternativa, l'ultimo può scendere con un discensore alpinistico per le corde doppie (per esempio, "l'OTTO").
Mentre per l'armo speleo sono necessari altri spit sia per i corrimano sia per i frazionamenti. Scheda d'armo
Altro,note
Scheda d' armo tratta dal sito di Federico Battaglin : http://www.febat.com
Rilevo 1
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
230
Comune
Stazzema
Località
Monte corchia Levigliani
Numero catastale
120 / T/ LU
Sviluppo totale
60000
Dislivello
1200 m
Longitudine
10 ° 17' 46.3 '' E
Latitudine
44° 01' 43.4'' N (Ventaiola)
Datum
WGS84
Quota
840 m SLM
Itinerario di accesso
Accesso stradale: Come riferimento si può partire da Forte dei Marmi, famosa località balneare. Da lì, dirigendosi verso le montagne, prendere la strada che va verso Seravezza e andare oltre, seguendo le indicazioni per Stazzema. Proseguire ancora verso Levigliani. Ad un certo punto, a destra, giunge una strada: prenderla, compiendo una curva secca e quindi ritornando quasi indietro. Continuare sempre lungo la strada, che, ad un certo punto, si trasforma in strada bianca. Finalmente si arriva all'ingresso turistico dell'Antro del Corchia. Sebbene l'ingresso alto si trovi ben più su di quota, conviene lasciare qui l'automobile, cercando di parcheggiare in modo che non dia fastidio, in quanto i cavatori non vanno per il sottile, specie con gli speleo.NOTA: Poco prima che la strada diventi bianca (non asfaltata), c'è il cartello di divieto di transito eccetto per gli automezzi autorizzati: è quindi necessario procurarsi il permesso di transito. Per maggiori informazioni, collegarsi al sito: www.speleogarfagnana.net
L'avvicinamento: Continuare la strada bianca, che prima compie una buon paio di tornanti per poi andare dietro ad una cresta. Superati dei vecchi edifici, la strada punta diritta ad un largo anfiteatro, sotto il quale riprende a curvare verso sinistra.
Prima della curva, si può notare una rampa ascendente di erba e sassi che sale costeggiando la parete di destra. Salirla per una cinquantina di metri, quando si nota un'altra rampa-traverso (a sinistra è possibile notare uno spiazzo ghiaioso) stacca e meno evidente: seguirla fino ad arrivare all'ingresso della grotta, ingresso chiamato brevemente "Eolo" .
La "Buca della Ventaiola" é l'ingresso originale scoperto casualmente da Emilio Simi nel 1841 durante un saggio di cava.
Per molti anni é stato l'unico ingresso del Corchia, fino a quando per permettere l'estrazione dalla cava non fu "chiuso" dal ravaneto della cava soprastante. In quegli anni i rapporti con i cavatori di Levigliani erano migliori di quelli attuali, e i cavatori stessi aprirono l'ingresso artificiale di "Eolo". Da un paio di anni é entrato in lavorazione un nuovo
modo di utilizzare gli scarti di lavorazione del marmo "i ravaneti", e da allora la grossa frana che circondava l'ingresso di Eolo si é sempre piu assottigliata. E' stato allora che il GSPT é andato a ricercare, individuandolo, il vecchio ingresso. L'ingresso si trova sulla parete di sinistra di fronte a Eolo, alla stessa altezza, circa trenta metri in linea d'aria, tra il ravaneto e la parete. Descrizione L'Antro del Corchia é una cavità molto estesa, dotata di ben 13 ingressi situati su differenti quote.
La traversata proposta, data la sua frequentazione, é ben segnata, sia con segni di nerofumo, sia con una traccia al suolo, dovuto al camminamento. In totale, si hanno 14 verticali, da un minimo di un paio di metri fino a ben 50 metri del "Pozzacchione".
E' quindi possibile scendere in doppia dato che é stata anche attrezzata per questo tipo di manovra. Conviene quindi portarsi 2 corde da 60 metri, una delle quali da utilizzare per i saltini. In alternativa una da 120 metri e un'altra di 40 metri per i saltini.
Ricordo che per uscire ci sono tre strade: uscire per l'ingresso chiamato "Serpente" , per la buca dei Pompieri oppure eccezionalmente per l'entrata turistica (gli accordi presi con il parco prevedono che il percorso turistico sia utilizzato solo per operazioni di soccorso o altre preventivamente autorizzate).
Nel primo caso é necessario armare Il pozzo Empoli di 25 metri che poi verrà risalito (corda da 38 metri) grazie ad un armo fisso, costituito da robusti anelli inox (non occorrono moschettoni e piastrine), previsto per due calate.
E' molto consigliabile fare un traverso per mettere in sicurezza la partenza e poi fare il pozzo stesso, al cui quasi fondo esistono altri due ancoraggi per evitare sfregamenti della corda.
(con questo sistema il Corchia è stato armato nella traiettoria che parte dal Serpente fino al Fondo dal Gruppo Grotte Schio CAI nel settembre 2005).
Nel caso siate autorizzati a uscire dalla parte turistica é necessario essere sicuri di trovare aperto il portone dell'entrata turistica, tenendo conto che, in ogni caso, chiude alle 17:30-18:00, a seconda della stagione.
Per maggiori informazioni, collegarsi a www.antrocorchia.it
NOTA:Per uscire dal "serpente", il ramo da risalire è alla fine della passerelle poco prima del portone di uscita: a sinistra si nota uno scivolo di sassi e terra...
Gli armi: La traversata é armata sia per la normale progressione (discesa e risalita) sia per le corde doppie (anelli fissi e cordini).
In genere, gli armi per la normale progressione speleologica sono sufficienti, anche se in alcuni punti la corda tocca un po' la roccia. Ovviamente conviene sempre avere con sé la sacca d'armo con alcuni spit di scorta...
Nel 2005 parte della traversata è stata riarmata con chiodi resinati.
Nota1: Ricordo di nuovo che ci sono tre modi per terminare la traversata: uno é risalire un salto di 25 metri da attrezzare prima di entrare in grotta, l' altro è dalla Buca dei Pompieri dove è possibile risalire in libera (è consigliabile una corda di sicura) ;l'ultimo (solo se autorizzati) è uscire per l'entrata turistica dell'Antro del Corchia, verificando che all'ora prevista per l'uscita il portone sia ancora aperto, tenendo conto che, in ogni caso, l'orario di chiusura é alle 17:30-18:00.
Il "giro" proposto non ha grossi problemi di "acqua", nel senso che la progressione é sufficientemente sicura anche in caso di pioggia. Ciò non significa di andar in grotta aspettando le piogge!!!
Nota2: Dato che il percorso proposto é una vera e propria traversata, é ovviamente possibile scendere in doppia adoperando 2 corde da 60 metri, una delle quali da utilizzare per i saltini. In alternativa una da 120 metri e un'altra di 40 metri per i saltini. La traversata é così completamente armata in modo sufficiente per le calate in doppia. Durante la discesa, tutti i componenti della squadra, scendono con il discensore speleo su corda fissata a chiodi. L'ultimo invece scende sulla corda passata direttamente sugli anelli: scende sempre su corda singola, ma un compagno alla base blocca il tratto di corda libera con gli autobloccanti. In alternativa, l'ultimo può scendere con un discensore alpinistico per le corde doppie (per esempio, "l'OTTO").
Mentre per l'armo speleo sono necessari altri spit sia per i corrimano sia per i frazionamenti. Scheda d'armo
ZONA | ATTREZZATURA | ATTACCO | NOTE |
P. 7 | Corda: 10 metri Moschettoni: 2 Placchette: 2 |
Terminata la galleria, si arriva ad una sala, dove si trova questo saltino. Ci sono 2 spit sulla parete davanti e quindi scendere senza frazionamenti. |
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P. 5 | Corda: 10 metri Moschettoni: 2 Placchette: 2 |
Scivolo da scendere con la corda. A destra sono presenti 2 spit. |
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P. 8 | Corda: 15-20 metri Moschettoni: 4 Placchette: 2 Anelli: 2 Fettucce: 1 |
Ci sono 2 spit a destra. Poi traversare a sinistra un paio di metri proprio sull'orlo del pozzo: si trovano 2 spit sul soffitto. | |
P. 3 | Corda: 5 metri Moschettoni: 1 Placchette: 1 |
Questo saltino é stato armato (in modo fisso) con due ancoraggi posti molto vicini, così tanto che basta un moschettone per unirli! | In teoria non servono placchette! |
P. 5 | Corda: 10 metri Moschettoni: 2 Placchette: 2 |
Si trova 1 spit per iniziare il corrimano, e un po' più avanti 1 spit di partenza, sempre sulla destra. | |
P. 20 | Corda: 25 metri Moschettoni: 6 Placchette: 6 |
Il traverso corre lungo la parete di sinistra con l'ausilio di 4-5 spit, per poi scendere un paio di metri, grazie ad uno spit posto a destra. | Quando il traverso perde quota, conviene attrezzarlo per poter scendere con il discensore... In genere il traverso é già attrezzato (un po' male) con corda fissa: portare solo 10 metri per la parte finale. |
P. 9 | Corda: 15 metri Moschettoni: 3-4 Placchette: 1 Anelli: 2 |
Con 1 spit a destra iniziare un breve corrimano che porta al centro pozzo, che si scende grazie a 2 spit sul soffitto. | |
P. 50 | Corda: 60-65 metri Moschettoni: 9 Placchette: 8 Fettucce: 1 |
"Pozzacchione". Prima del pozzo ci sono 2-3 spit, a sinistra, per corrimano e per potersi buttare in fuori. Una volta spostati sul pozzo, davanti ci sono 2 spit per la calata. Dopo 25 metri, in corrispondenza di un restringimento, frazionare a destra con 2 spit e proseguire. Dopo una decina di metri, dove la parete si appoggia, esiste 1 spit proprio davanti, per frazionare (utile una fettuccia). Con una quindicina di metri si tocca terra. |
|
P. 6 | Corda: 10 metri Moschettoni: 3 Placchette: 3 |
Sono presenti 2 spit a sinistra per iniziare il traverso; spostarsi e scendere con uno spit a destra. | |
P. 35 | Corda: 40 metri Moschettoni: (1) Fettucce: (1 molto lunga) |
Si presenta ora uno scivolo di cinquanta metri. L'ancoraggio di partenza é una grossa stalagmite presente un metro dopo che inizia lo scivolo. | Attorno alla stalagmite vi sono diversi cordoni utili soprattutto per la doppia. |
P. 10+20 | Corda: 40 metri Moschettoni: 5 Placchette: 3 Fettucce: 1+1 molto lunga |
Dopo un piccolo ripiano, si presenta un altro scivolo; attacco principale su grossa stalagmite posta un metro dopo l'inizio dello scivolo. Dopo dieci metri, a destra sono presenti delle evidenti scaglie e, sopra queste, 2 spit che permettono di calarsi a destra sul pozzo sottostante per una decina-quindicina di metri.. Arrivati ad una cengia, senza toccarla, spostarsi a destra di 1-2 metri verso un masso incastrato: 1 spit di frazionamento, per poi scendere altri 4-5 metri. |
Il tratto che porta agli spit sull'orlo del pozzo, in genere è armato in modo fisso, utile soprattutto per la discesa in corda doppia. |
P. 6 | Corda: 15 metri Moschettoni: 3 Anelli: 1 Fettucce: 2 |
Appena scesi, spostarsi a destra di 1-2 metri e lì si trova il salto successivo. Sono presenti due clessidre abbastanza vicine per la discesa. Arrivati alla base, spostarsi verso la parete opposta dove conviene ancorare la corda ad uno spit, proprio dove inizia il traverso successivo. | Conviene ancorare, alla base del pozzo, la corda alla parete opposta. |
P. 5+30 | Corda: 45 metri Moschettoni: 8 Placchette: 7 Fettucce: 3 |
Lungo la parete opposta rispetto a quella di discesa dal pozzo precedente, traversare a destra mediante alcuni spit e alcune stalagmiti. Poi scendere fino ad un ponte di roccia e spostarsi a sinistra fino a prendere 2 spit. Da questi, postarsi in centro pozzo, e sulla parete opposta sono presenti altri 2 spit di calata. "Pozzo Portello" |
Conviene adoperare una corda unica sia per il traverso sia per il pozzo sottostante. Il tratto che porta fino all'orlo del pozzo è armato fisso, cosa molto utile per la discesa in corda doppia. |
P. 10 | Corda: 15 metri Moschettoni: 2 Placchette: 2 |
Esiste uno spit a destra per corrimano e subito dopo, un po' più in basso e in avanti, c'é un altro spit per la calata. | Con questo pozzetto, si arriva alla parte turistica della grotta. E' molto probabile che, scendendo, si accenda un faretto posto alla base del salto, utile così per scattare qualche foto... |
Rilevo 1
Lat:44.02872222N Lon:10.29619444E Datum:WGS84
Commenti : |
Da Diego Data: Venerdì 30 Ottobre 2020 - 11:00 17 ott 2020-2 PS. Dalla sede del CORCHIA PARK la strada è divieto di accesso. Il regolamento prevede che si richieda l'autorizzazione al transito fino al parcheggio, punto di partenza ufficiale della Traversata. Non avendo potuto farlo nei giorni precedenti, all'ufficio, aperto prima di intraprenderla, ci hanno comunicato che non era possibile farlo live, ma che lasciando l'area di manovra libera al bus-navetta non ci sarebbero stati problemi. Arrivati lassù abbiamo trovato dei Guardiaparco che in modo molto gentile ci hanno indicato dove parcheggiare senza problemi e senza ricorrere in verbali. Se si riesce, comunque, meglio comunicare le targhe, prima di andare. Devi registrarti a Openspeleo per postare un commento |
17 ott 2020
Traversata fatta, con digressione prima dell'uscita, nel ramo turistico. L'uscita, verificata prima di entrare da Eolo, da due del gruppo, con sorpresa, si è rivelata già attrezzata, quindi ci ha fatto guadagnare del tempo. Spettacolare nel suo insieme per la vastità degli ambienti e di saloni giganteschi attraversati e le tanti diramazioni ! Un finale dove si susseguono i vari pozzi che fanno perdere velocemente quota in negativo. Il giro nel turistico, mette in luce la differenza di temperatura e i tanti gradini del percorso mettono ancora alla prova dopo tutta la giornata, ma la magnificenza delle concrezioni distolgono ! Una bella 12h goduta senza fretta a 360° ! Le belle condizioni esterne ci hanno fatto uscire alle 22.12, sotto una stellata fantastica in un cielo terso che in precedenza ci ha accompagnato anche prima di entrare alle 11.17, potendo ammirare tutti i vari contorni delle cave sotto il Corchia, con una splendida vista sul mare !