Nome
Tana dell'Orso (Tana del Forno )
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2005-06-20 18:49:46
Descrizione La cavità si apre su un fianco della conca carsica delle Turbiglie. Il tratto fino a -150 è un affluente del collettore che si incontra a questa profondità, percorribile per diverse centinaia di metri e chiuso a monte e a valle da sifoni. I rami in corso di esplorazione negli ultimi anni sono anch'essi affluenti del collettore principale, uno dei quali risalito fino a pochi metri dall'esterno. Altro,note La storia esplorativa della grotta inizia nel 1884, con la discesa dei primi due pozzi da parte del prof. Federico Sacco. 70 anni dopo è la volta del Gruppo Speleologico Piemontese ('53-54) che raggiunse un fondo a quasi cento metri di profondità. Nel '70 il Gruppo Speleologico Monregalese individuò il ramo giusto scendendo fino alla sala Mondovì, dove l'anno successivo il Gruppo Speleologico Alpi Marittime trovò il passaggio per proseguire fino al torrente. Nell'87 ancora il GSAM riprese le esplorazioni risalendo numerosi affluenti; l'attività è tuttora in corso.
Tratto dall' atlante delle grotte e delle aree carsiche piemontesi. Rilevo 1
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
211
Numero catastale
114 Pi/Cn
Sviluppo totale
1900
Dislivello
-204
Longitudine
4°34'39"W di M.Mario
Latitudine
44°07'12"
Quota
1045 m slm
Itinerario di accesso
La grotta è raggiungibile da Serra di Pamparato essa si apre su un fianco della conca carsica delle Turbiglie.Descrizione La cavità si apre su un fianco della conca carsica delle Turbiglie. Il tratto fino a -150 è un affluente del collettore che si incontra a questa profondità, percorribile per diverse centinaia di metri e chiuso a monte e a valle da sifoni. I rami in corso di esplorazione negli ultimi anni sono anch'essi affluenti del collettore principale, uno dei quali risalito fino a pochi metri dall'esterno. Altro,note La storia esplorativa della grotta inizia nel 1884, con la discesa dei primi due pozzi da parte del prof. Federico Sacco. 70 anni dopo è la volta del Gruppo Speleologico Piemontese ('53-54) che raggiunse un fondo a quasi cento metri di profondità. Nel '70 il Gruppo Speleologico Monregalese individuò il ramo giusto scendendo fino alla sala Mondovì, dove l'anno successivo il Gruppo Speleologico Alpi Marittime trovò il passaggio per proseguire fino al torrente. Nell'87 ancora il GSAM riprese le esplorazioni risalendo numerosi affluenti; l'attività è tuttora in corso.
Tratto dall' atlante delle grotte e delle aree carsiche piemontesi. Rilevo 1
Lat:44.12084446N Lon:7.8744518E Datum:WGS84
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