Nome
Arma de Fate Arma do Zembo
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2006-01-08 09:25:55
Itinerario di accesso Da Spotorno o da Finale Ligure si sale per le rispettive strade che si arrampicano sino alla sommità dell'alta falesia strapiombante sul mare, dove il paesaggio si fa più dolce: ci troviamo sull'Altopiano delle Manie. Proseguendo in piano si raggiunge la «trattoria del gambero verde», facilmente riconoscibile in quanto si tratta di una antica chiesetta sconsacrata, posta proprio di fronte al bivio che conduce all'Arma delle Manie. Da questo punto si segue la rotabile in direzione Finale Ligure, per circa 300 metri. Parcheggiata l'auto, si prende un sentierino che si inoltra, a destra, nella boscaglia, e sbuca quasi subito in una radura pianeggiante sulla quale torreggia un traliccio dell'alta tensione. Sorpassato il traliccio si gode dell'ampio ed aereo panorama della Valle dei Ponci e, di fronte, di Rocca di Corno; da qui il sentiero scende, dapprima rapidamente, sviluppandosi parallelamente al fianco del pendio, inoltrandosi nella bassa vegetazione che costituisce la macchia mediterranea. Dopo circa 300 metri il sentiero cambia direzione e scende ripidissimo direttamente verso il fondo valle: in questo punto si prosegue diritto, risalendo un dislivello dì pochi metri per ritrovarsi subito su una piazzola costituita dal terreno di riporto degli scavi archeologici.
Descrizione L'ingresso (punto 1) si presenta come un grande e luminoso arco, sbarrato da un antico muro in pietra (ed attualmente anche da una cancellata); da un'apertura nel muro, ora chiusa da un cancello, si accede ad un ampio vano rettangolare a metà del quale il suolo è sopraelevato di circa 3 metri. Verso l'estremità un ulteriore gradino di un paio di metri da accesso ad un basso cunicolo (punto 2) che cambia bruscamente direzione, ; sviluppandosi, come tuttala grotta, parallelamente al fianco della falesia.
La cavità è molto semplice: è costituita da tre concamerazionì (punti 4-6-8) messe in comunicazione da stretti cunicoli (punti 3-5-7) che costrìngono a procedere carponi o strisciando. Altro,note Tratto da "Le nostre Grotte, guida speleologica ligure" Rilevo 1
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
267
Comune
Finale Ligure
Località
Le Manie-Rio dei Ponci
Numero catastale
33/Li
Sviluppo totale
250
Dislivello
-5
Longitudine
8° 22' 04.6'' E
Latitudine
44° 11' 46.9'' N
Datum
WGS84
Quota
220 m slm
Cartografia
IGM Finale Ligure 92 I SE
Geologia
Questa cavità è la tipica rappresentante di molte grotte del Finale: si sviluppa al contatto tra i calcari detritici organogeni detti «Pietra di Finale», sedimentatasi nel periodo miocenico, circa 30 milioni di anni fa, in una lunga insenatura quasi parallela all'attuale costa ligure, e i sottostanti sedimenti più antichi, meno permeabili. L'acqua che attraversa la Pietra di Finale raggiunge la zona di contatto e scorre in alcuni punti preferenziali, lungo fratture, scavando numerose grotte.Itinerario di accesso Da Spotorno o da Finale Ligure si sale per le rispettive strade che si arrampicano sino alla sommità dell'alta falesia strapiombante sul mare, dove il paesaggio si fa più dolce: ci troviamo sull'Altopiano delle Manie. Proseguendo in piano si raggiunge la «trattoria del gambero verde», facilmente riconoscibile in quanto si tratta di una antica chiesetta sconsacrata, posta proprio di fronte al bivio che conduce all'Arma delle Manie. Da questo punto si segue la rotabile in direzione Finale Ligure, per circa 300 metri. Parcheggiata l'auto, si prende un sentierino che si inoltra, a destra, nella boscaglia, e sbuca quasi subito in una radura pianeggiante sulla quale torreggia un traliccio dell'alta tensione. Sorpassato il traliccio si gode dell'ampio ed aereo panorama della Valle dei Ponci e, di fronte, di Rocca di Corno; da qui il sentiero scende, dapprima rapidamente, sviluppandosi parallelamente al fianco del pendio, inoltrandosi nella bassa vegetazione che costituisce la macchia mediterranea. Dopo circa 300 metri il sentiero cambia direzione e scende ripidissimo direttamente verso il fondo valle: in questo punto si prosegue diritto, risalendo un dislivello dì pochi metri per ritrovarsi subito su una piazzola costituita dal terreno di riporto degli scavi archeologici.
Descrizione L'ingresso (punto 1) si presenta come un grande e luminoso arco, sbarrato da un antico muro in pietra (ed attualmente anche da una cancellata); da un'apertura nel muro, ora chiusa da un cancello, si accede ad un ampio vano rettangolare a metà del quale il suolo è sopraelevato di circa 3 metri. Verso l'estremità un ulteriore gradino di un paio di metri da accesso ad un basso cunicolo (punto 2) che cambia bruscamente direzione, ; sviluppandosi, come tuttala grotta, parallelamente al fianco della falesia.
La cavità è molto semplice: è costituita da tre concamerazionì (punti 4-6-8) messe in comunicazione da stretti cunicoli (punti 3-5-7) che costrìngono a procedere carponi o strisciando. Altro,note Tratto da "Le nostre Grotte, guida speleologica ligure" Rilevo 1
Lat:44.19636111N Lon:8.36794444E Datum:WGS84
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