Nome
Arma inferiore dei Grai
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2009-11-07 15:39:46
Descrizione All'ingresso segue un corridoio in discesa, impostato in giunti di strati, dapprima su pietrame, poi su concrezioni. Lasciata una diramazione di 50 metri a sinistra, ci si trova a 20 metri d'altezza sulla parete di un salone che ha un diametro di una ventina di metri per un'altezza di 30. Lo si discende, poi, attraverso uno stretto passaggio, si entra in un vano dove sono state trovate ossa di Ursus e di erbivori.
Da questo punto inizia, a sinistra, una galleria in salita lunga un'ottantina di metri, che termina su concrezioni. A destra si trova un corridoio discendente, un salto di qualche metro e una saletta, che conduce al gradioso salone terminale lungo 70 metri e alto 40. Sul fondo di questo salone si trova un laghetto alimentato da acque di stillicidio. Dal fondo del salone, mediante arrampicata, si raggiunge, a 20 metri di altezza, una galleria orizzontale dal fondo argilloso, in cui fu trovato lo scheletro di un felide. Scheda d'armo
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
211
Comune
Ormea, Eca
Numero catastale
120 Pi/CN
Sviluppo totale
600
Dislivello
- 82
Longitudine
4°29'04" W di M.Mario
Latitudine
44°10'24"
Datum
ROME1940
Quota
1020 m slm
Geologia
L'Arma del Grai si apre nel massiccio di Rocca d'Orse, che rappresenta la propaggine Est, prima dell'incisione del Tanaro, di una fascia di terreni calcarei in cui sono rappresentati tutti i termini, comunemente presenti in zona, dal Trias medio all'Eocene. In quest'area la tettonica duttile ed in seguito quella fragile, hanno profondamente deformato l'originaria successione stratigrafica. Una serie di raddoppi plicativi, in particolar modo dei litotipi più plastici e l'elisione di alcuni termini, rendono assai complicato il quadro strutturale della zona. Numerose cavità del massiccio,così come quella in questione, si aprono nei calcari ceroidi del Malm, che in genere risultano i più carsificabili.
Itinerario di accesso
Tra Garessio e Ormea si giunge a Eca per strada carrozzabile. Da qui ci si porta alla vicina frazione di Giorea e poi si prende il sentiero che sale obliquo in direzione NE. Poco dopo il solco del vallone Caranche, a quota 1080 metri circa, lo si abbandona scendendo in direzione Est per una modestra traccia di sentiero che porta alla grotta. L'ingresso (nascosto dietro una radura di alberi) è costituito da una larga porta alla base di un gradino roccioso (30 minuti da Eca).Descrizione All'ingresso segue un corridoio in discesa, impostato in giunti di strati, dapprima su pietrame, poi su concrezioni. Lasciata una diramazione di 50 metri a sinistra, ci si trova a 20 metri d'altezza sulla parete di un salone che ha un diametro di una ventina di metri per un'altezza di 30. Lo si discende, poi, attraverso uno stretto passaggio, si entra in un vano dove sono state trovate ossa di Ursus e di erbivori.
Da questo punto inizia, a sinistra, una galleria in salita lunga un'ottantina di metri, che termina su concrezioni. A destra si trova un corridoio discendente, un salto di qualche metro e una saletta, che conduce al gradioso salone terminale lungo 70 metri e alto 40. Sul fondo di questo salone si trova un laghetto alimentato da acque di stillicidio. Dal fondo del salone, mediante arrampicata, si raggiunge, a 20 metri di altezza, una galleria orizzontale dal fondo argilloso, in cui fu trovato lo scheletro di un felide. Scheda d'armo
Lo scivolo iniziale può essere fatto in libera.
Dal terrazzo, per la discesa del primo pozzo occorre una corda da 50 metri.
Per la discesa del secondo pozzetto è sufficente una corda da 10 metri.
L'arrampicata verso il ramo del felide è abbastanza difficile. Occorre una corda da 25 metri.
Naturalmente è necessaria tutta l'attrezzatura speleologica per la progressione in cavità verticali.
Rilevo 1Lat:44.17417905N Lon:7.96751023E Datum:WGS84
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