Nome
F5 - Abisso Saracco
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2005-07-07 18:42:53
Continuare lungo il sentiero che conduce alla Punta Marguareis. Raggiunta quota 2122, individuare, in una zona di lapiaz, la grande frattura dove si apre l'ingresso dell'Abisso Saracco (F5).
Una targa commemorativa in ricordo dello speleologo Eraldo Saracco permette di identificare l'abisso senza equivoco. Descrizione Dall'ingresso al fondo del P155
L'ingresso dell'Abisso si presenta con una grande faglia, occlusa, alla profondità di - 16 m. circa, da un nevaio quasi perenne.
Solo verso la fine dell'estate è possibile accedere alla parte profonda.Un tempo, quando gli inverni avevano nevicate più abbondanti e temperature più rigide, non era infrequente dover scavare un passaggio fra la neve.
Dall'ingresso a - 285 la grotta si presenta come una successione continua di pozzi, raccordati da brevi tratti orizzontali, il più profondo dei quali misura 155 m.
Questo pozzo rappresenta la seconda verticale del massiccio, dopo il P180 dell'Abisso Cappa.
Per discenderlo occorre utilizzare con una corda di 180-200 metri. E' quasi tutto appoggiato alla parete, ed è armato con numerosi frazionamenti, mediamente uno ogni 20 m. circa.
1 - Dal fondo del P155 al fondo di -507
E' il ramo che, seppur esplorato quasi quarant'anni orsono, rappresenta ancora oggi il punto di massima profondità raggiunto.
Dal fondo del P155, una corta e stretta galleria conduce a un breve P8 al fondo del quale si apre una alta sala orientata in direzione N-S e NE-SO.
Dalla parete sud di questa sala, attraversando alla sommità di un P49, (la via che conduce a un fondo a - 457) si accede a una nuova sala di 10x10 m dove fu installato il campo base nelle esplorazioni del 1968. Qui si ritrovano ancora, vetusti cimeli di 35 e più anni passati, i materassini utilizzati dai primi esploratori nei bivacchi per riposarsi prima della lunga risalita.
Dal lato sud di questa 'sala del Campo Base' una galleria porta a un P32 la cui partenza è fra massi instabili, e, subito dopo, a un P27.
Da qui si procede nuovamente per una breve galleria in forte pendenza orientata S-N fino a raggiungere l'imbocco di un P15 in mezzo a blocchi di frana, dove si getta un arrivo d'acqua proveniente da una cascatella alta una decina di metri.
Due altri pozzi (15 e 18 m) conducono su una strettoia, e quindi ad un ultimo pozzo di 22 m. che permette di raggiungere il sifone terminale.
Dal fondo della sala del Campo Base parte un ramo che, con due pozzi (18 e 37 m.) seguiti da una galleria attiva si ricollega al ramo principale sopra il P15.
2 - Dal fondo del P155 al fondo di - 478
Si tratta della via che conduce alla giunzione con F33 e alla zona delle esplorazioni più avanzate.
Dalla base del P155 una breve galleria porta all'imbocco di un P24, al di sopra del quale una traversata, attrezzata permanentemente, conduce a un P 70: il Gran Burrone (di Tolkiana memoria...).
Ai piedi di questa verticale, due piccoli salti, rispettivamente di 6 e 15m.in rapida successione, attrezzabili con una unica corda di 26 metri, portano a un meandro.
Una nuova serie di brevi pozzi (8, 5, 6, 9 m.) conducono al lago sifone terminale, alla profondità di - 478 m.
A ritroso, poco prima del sifone si trova la giunzione con F33 e i rami del Collettore Nord.
3 - Dal fondo del P155 al fondo di -388
Dalla base del P155, sotto un arco di roccia si individua la partenza di un piccolo ramo composto da una successione di modesti salti (23, 10, 6, 5, 16 m.) che termina alla profondità di - 388 su una fessura impenetrabile. Scheda d'armo
Altro,note
F5 è uno dei primi abissi esplorati nel massiccio.
Fu scoperto nel 1964, nel 1968 si raggiunse il fondo di -507, nel 1976 congiunto con F33.
Dal 1984 in poi nuove esplorazioni hanno portato la grotta all'attuale sviluppo.
Attualmente è in corso una nuova fase esplorativa nei rami del Collettore Nord.
da http://www.speleosial.it Rilevo 1
Rilievo 2
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
211
Numero catastale
P 602
Dislivello
- 507 m
Quota
2122 m. s.l.m.
Itinerario di accesso
Da Limone (CN), oppure da Monesi (IM), raggiungere per la strada militare di confine la Colla del Lago dei Signori. Da qui, in circa 5 minuti di cammino, il rifugio Don Barbera vecchio (2080 m.).Continuare lungo il sentiero che conduce alla Punta Marguareis. Raggiunta quota 2122, individuare, in una zona di lapiaz, la grande frattura dove si apre l'ingresso dell'Abisso Saracco (F5).
Una targa commemorativa in ricordo dello speleologo Eraldo Saracco permette di identificare l'abisso senza equivoco. Descrizione Dall'ingresso al fondo del P155
L'ingresso dell'Abisso si presenta con una grande faglia, occlusa, alla profondità di - 16 m. circa, da un nevaio quasi perenne.
Solo verso la fine dell'estate è possibile accedere alla parte profonda.Un tempo, quando gli inverni avevano nevicate più abbondanti e temperature più rigide, non era infrequente dover scavare un passaggio fra la neve.
Dall'ingresso a - 285 la grotta si presenta come una successione continua di pozzi, raccordati da brevi tratti orizzontali, il più profondo dei quali misura 155 m.
Questo pozzo rappresenta la seconda verticale del massiccio, dopo il P180 dell'Abisso Cappa.
Per discenderlo occorre utilizzare con una corda di 180-200 metri. E' quasi tutto appoggiato alla parete, ed è armato con numerosi frazionamenti, mediamente uno ogni 20 m. circa.
1 - Dal fondo del P155 al fondo di -507
E' il ramo che, seppur esplorato quasi quarant'anni orsono, rappresenta ancora oggi il punto di massima profondità raggiunto.
Dal fondo del P155, una corta e stretta galleria conduce a un breve P8 al fondo del quale si apre una alta sala orientata in direzione N-S e NE-SO.
Dalla parete sud di questa sala, attraversando alla sommità di un P49, (la via che conduce a un fondo a - 457) si accede a una nuova sala di 10x10 m dove fu installato il campo base nelle esplorazioni del 1968. Qui si ritrovano ancora, vetusti cimeli di 35 e più anni passati, i materassini utilizzati dai primi esploratori nei bivacchi per riposarsi prima della lunga risalita.
Dal lato sud di questa 'sala del Campo Base' una galleria porta a un P32 la cui partenza è fra massi instabili, e, subito dopo, a un P27.
Da qui si procede nuovamente per una breve galleria in forte pendenza orientata S-N fino a raggiungere l'imbocco di un P15 in mezzo a blocchi di frana, dove si getta un arrivo d'acqua proveniente da una cascatella alta una decina di metri.
Due altri pozzi (15 e 18 m) conducono su una strettoia, e quindi ad un ultimo pozzo di 22 m. che permette di raggiungere il sifone terminale.
Dal fondo della sala del Campo Base parte un ramo che, con due pozzi (18 e 37 m.) seguiti da una galleria attiva si ricollega al ramo principale sopra il P15.
2 - Dal fondo del P155 al fondo di - 478
Si tratta della via che conduce alla giunzione con F33 e alla zona delle esplorazioni più avanzate.
Dalla base del P155 una breve galleria porta all'imbocco di un P24, al di sopra del quale una traversata, attrezzata permanentemente, conduce a un P 70: il Gran Burrone (di Tolkiana memoria...).
Ai piedi di questa verticale, due piccoli salti, rispettivamente di 6 e 15m.in rapida successione, attrezzabili con una unica corda di 26 metri, portano a un meandro.
Una nuova serie di brevi pozzi (8, 5, 6, 9 m.) conducono al lago sifone terminale, alla profondità di - 478 m.
A ritroso, poco prima del sifone si trova la giunzione con F33 e i rami del Collettore Nord.
3 - Dal fondo del P155 al fondo di -388
Dalla base del P155, sotto un arco di roccia si individua la partenza di un piccolo ramo composto da una successione di modesti salti (23, 10, 6, 5, 16 m.) che termina alla profondità di - 388 su una fessura impenetrabile. Scheda d'armo
RIFERIMENTO | ZONA | ATTREZZATURA | FRAZIONAMENTO | NOTE |
P 16 | Corda 70m | AN + 1s 1s.1s a -7 1s a -20 1s a -30 |
||
P 38 | ||||
P 15 | Corda 60 m | 1s | ||
P13 | 1s | |||
P12 | 1s | |||
P24 | corda 28 m | 2 s | ||
P155 | corda 180 m | AN + 1s 1 s a -5 1s a -25 |
Pozzo con numerosi terrazzi. Dopo i -25 spit ogi 20 m circa | |
Dal fondo del P155 al fondo di - 478 | ||||
P24 | corda 30 m | Spit | ||
P70 | corda 80 m | AN + Spit a -3 AN + 1s a -20 |
||
P6 | corda 26 m | 1 spit 1 spit a -6 |
||
P15 | ||||
P8 | corda 10 m | AN | ||
P5 | corda 7 | AN | ||
P6 | corda 8 | AN | ||
P9 | corda 10 | 1s |
Storia
F5 è uno dei primi abissi esplorati nel massiccio.
Fu scoperto nel 1964, nel 1968 si raggiunse il fondo di -507, nel 1976 congiunto con F33.
Dal 1984 in poi nuove esplorazioni hanno portato la grotta all'attuale sviluppo.
Attualmente è in corso una nuova fase esplorativa nei rami del Collettore Nord.
da http://www.speleosial.it Rilevo 1
Rilievo 2
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