Nome
Abisso Garibaldi (Grotta a nord dell'Abisso Fantini)
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2005-12-20 14:38:05
La prima parte della cavità è costituita da una serie di ambienti in frana, separati da brevi salti, superabili con l'aiuto di qualche spezzone di corda; segue un articolato P 12 da scendere utilizzando preferibilmente una scaletta. Giunti alla base e superata una stretta diaclasi (fondo 1972; punto 12 ril.), quindi un cunicolo ed un breve tratto discendente in frana, si accede ad una comoda galleria carsica. Anche qui alcuni spezzoni di corda possono aiutare a superare qualche breve salto (tratto 17- 21 ril.) fino ad un cunicolo dove occorre strisciare per alcuni metri. Dopo una breve galleria si deve scendere, con non difficile progressione, un ripido scivolo (punto 27 ril.) per accedere ad un'ampia condotta carsica dal pavimento cosparso di grossi massi di "calcare a Lucina".
Da questo punto è possibile: 1) Proseguire agevolmente in discesa per alcune decine di metri fino all'imbocco del lungo cunicolo che precede il collegamento con l'Abisso Fantini (punto 43 ril.). Superato questo impegnativo tratto, reso accessibile grazie ad un lungo e faticoso lavoro di disostruzione, la condotta si fa più ampia (punto 61 ril.) poi, intercettato il rivolo d'acqua che esce da una fessura sulla sinistra, si percorre un breve cunicolo che subito immette nel Fantini.
2) Salire arrampicando su grossi massi fino ad una comoda saletta (punto 72 ril.) dalla quale, tramite un breve salto in discesa, si accede ad un bel meandro levigato dall'acqua. È possibile risalirlo (punto 100 ril.), superare in arrampicata un camino e subito giungere, per mezzo di un breve salto, ad un ambiente più ampio. Da questo punto, una non facile arrampicata in parete ed un ripidissimo cunicolo, consentono di accedere ad una saletta in frana, adorna di candide concrezioni (punto 110 ril.). Da notare qui la vicinanza con la base del P 12 iniziale. È anche possibile seguire in discesa il meandro, superando due pozzetti, P. 3, P. 7 (punto 77 ril.) quindi un successivo meandro un po' scomodo ed un cunicolo, fino ad intercettare un esile torrente che subito scompare in una fessura impraticabile (punto 98 ril.).
Piero Lucci Scheda d'armo
Altro,note
Esplorazioni
All'inizio degli anni Trenta Luigi Fantini individua l'ingresso ed esplora i primi metri della cavità che in seguito prenderà il suo nome.
Nel 1934 Giovanni Bertini Mornig raggiunge il fondo a -100.
Nel 1956 riprendono le esplorazioni: il G. S. Faentino percorre la ''Via ignota''.
Nel 1972 sempre il G. S. Faentino esplora i primi metri della Grotta a nord dell'Abisso Fantini.
Nel 1987 il G. S. Faentino forza il punto estremo raggiunto da Mornig nell'Abisso Fantini avanzando per circa 50 metri.
Nel 1988 lo Speleo GAM, allargata la stretta diaclasi sul fondo della Grotta a nord dell'Abisso Fantini, esplora 400 metri di nuovi ambienti che, nello stesso anno, collega all'Abisso Fantini.
L'anno seguente, sempre lo Speleo GAM, esplora altri 300 metri di nuove gallerie a partire dal limite raggiunto nel 1987 dal G. S. Faentino.
Rilievi
Abisso Fantini
Giovanni Bertini Mornig: 1934.
Gruppo Speleologico Faentino: 1956.
Gruppo Speleologico Faentino: 1986.
Abisso Garibaldi
G. S. Faentino (come Grotta a Nord dell'Abisso Fantini): 1972.
Speleo GAM Mezzano: 1988.
Complesso Fantini - Garibaldi
Speleo GAM Mezzano: 1994.
scheda tratta dal sito : http://www.venadelgesso.org/
Rilevo 1
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
257
Comune
Brisighella
Numero catastale
ER RA 528
Sviluppo totale
1500
Dislivello
m -75 (fino al collegamento con l'Abisso Fantini)
Longitudine
11° 44' 32.93'' E
Latitudine
44° 13' 29".92'' N
Quota
410 m slm
Cartografia
Carta C.T.R. 1:5000R 239132 - Fognano
Itinerario di accesso
Lungo il sentiero che percorre, in costa, il lato ovest della dolina del Fantini; tenendo la sinistra si giunge in vista di un'ampia dolina, sul cui fondo si apre l'abisso.
Descrizione
ABISSO GARIBALDI: grotta di non difficile percorribilità, a parte il cunicolo di collegamento con l'Abisso Fantini che in alcuni punti è piuttosto stretto. La traversata Fantini - Garibaldi è, complessivamente, un itinerario un po' impegnativo, ma di sicuro interesse.La prima parte della cavità è costituita da una serie di ambienti in frana, separati da brevi salti, superabili con l'aiuto di qualche spezzone di corda; segue un articolato P 12 da scendere utilizzando preferibilmente una scaletta. Giunti alla base e superata una stretta diaclasi (fondo 1972; punto 12 ril.), quindi un cunicolo ed un breve tratto discendente in frana, si accede ad una comoda galleria carsica. Anche qui alcuni spezzoni di corda possono aiutare a superare qualche breve salto (tratto 17- 21 ril.) fino ad un cunicolo dove occorre strisciare per alcuni metri. Dopo una breve galleria si deve scendere, con non difficile progressione, un ripido scivolo (punto 27 ril.) per accedere ad un'ampia condotta carsica dal pavimento cosparso di grossi massi di "calcare a Lucina".
Da questo punto è possibile: 1) Proseguire agevolmente in discesa per alcune decine di metri fino all'imbocco del lungo cunicolo che precede il collegamento con l'Abisso Fantini (punto 43 ril.). Superato questo impegnativo tratto, reso accessibile grazie ad un lungo e faticoso lavoro di disostruzione, la condotta si fa più ampia (punto 61 ril.) poi, intercettato il rivolo d'acqua che esce da una fessura sulla sinistra, si percorre un breve cunicolo che subito immette nel Fantini.
2) Salire arrampicando su grossi massi fino ad una comoda saletta (punto 72 ril.) dalla quale, tramite un breve salto in discesa, si accede ad un bel meandro levigato dall'acqua. È possibile risalirlo (punto 100 ril.), superare in arrampicata un camino e subito giungere, per mezzo di un breve salto, ad un ambiente più ampio. Da questo punto, una non facile arrampicata in parete ed un ripidissimo cunicolo, consentono di accedere ad una saletta in frana, adorna di candide concrezioni (punto 110 ril.). Da notare qui la vicinanza con la base del P 12 iniziale. È anche possibile seguire in discesa il meandro, superando due pozzetti, P. 3, P. 7 (punto 77 ril.) quindi un successivo meandro un po' scomodo ed un cunicolo, fino ad intercettare un esile torrente che subito scompare in una fessura impraticabile (punto 98 ril.).
Piero Lucci Scheda d'armo
ZONA | NOTE |
Pozzi : (-3); (-4); -12; (-3); (-3); (-8); (-4); -3; -7; (+5); (+6). |
Tra parentesi i tratti verticali percorribili anche senza l'aiuto della corda. |
All'inizio degli anni Trenta Luigi Fantini individua l'ingresso ed esplora i primi metri della cavità che in seguito prenderà il suo nome.
Nel 1934 Giovanni Bertini Mornig raggiunge il fondo a -100.
Nel 1956 riprendono le esplorazioni: il G. S. Faentino percorre la ''Via ignota''.
Nel 1972 sempre il G. S. Faentino esplora i primi metri della Grotta a nord dell'Abisso Fantini.
Nel 1987 il G. S. Faentino forza il punto estremo raggiunto da Mornig nell'Abisso Fantini avanzando per circa 50 metri.
Nel 1988 lo Speleo GAM, allargata la stretta diaclasi sul fondo della Grotta a nord dell'Abisso Fantini, esplora 400 metri di nuovi ambienti che, nello stesso anno, collega all'Abisso Fantini.
L'anno seguente, sempre lo Speleo GAM, esplora altri 300 metri di nuove gallerie a partire dal limite raggiunto nel 1987 dal G. S. Faentino.
Rilievi
Abisso Fantini
Giovanni Bertini Mornig: 1934.
Gruppo Speleologico Faentino: 1956.
Gruppo Speleologico Faentino: 1986.
Abisso Garibaldi
G. S. Faentino (come Grotta a Nord dell'Abisso Fantini): 1972.
Speleo GAM Mezzano: 1988.
Complesso Fantini - Garibaldi
Speleo GAM Mezzano: 1994.
scheda tratta dal sito : http://www.venadelgesso.org/
Rilevo 1
Lat:44.22472222N Lon:11.74248056E Datum:WGS84
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