Nome
Buco della Croce
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2005-12-30 12:57:30
Descrizione La cavità si apre nel pendio volto a nord del Monte Rontana in foggia di fenditura diaclasica verticale profonda 20 m priva di dolina. L'accesso è possibile attraverso due vie che troviamo in fondo al pozzo sopracitato; utilizzando il passaggio in basso ci si immette direttamente in una spaccatura verticale (direzione NE-SW) profonda una quindicina di metri (P 5, P 7 del rilievo) il cui fondo è notevolmente inclinato. Il pozzo può essere facilmente aggirato penetrando attraverso il passaggio alto sul fondo del salto iniziale; questa via permette di raggiungere il punto più alto del fondo del P 15. Da qui, in salita, per una stretta fenditura quasi perpendicolare alla precedente (direzione NW-SE) e poi subito in discesa, nella stessa fenditura, uno scivolo di alcuni metri ci porta sul bordo di un P 13, dalle pareti fortemente erose, che si sviluppa verticalmente terminando in una sala il cui pavimento è cosparso da grossi massi franati.
Questo ambiente presenta, a destra, un cunicolo ascendente che si restringe quasi subito impedendo ogni prosecuzione, mentre nel punto più basso, in mezzo alla frana, troviamo un passaggio in discesa dal quale si accede ad una sala costituita da un'alta fenditura che rappresenta il terminale della grotta; qui è presente una grande quantità di fango che rende scivolosa la progressione, le pareti sono bagnate da un modesto stillicidio. Si nota a NE, un passaggio in salita che prosegue per una decina di metri restringendosi però immediatamente.
La grotta, presenta una temperatura che risulta stranamente bassa rispetto a quella delle altre cavità della zona, che fu misurata in circa 3°C dal G.S.F., durante il completamento dell'esplorazione e del rilievo, il 16 giugno del 1957.
Gruppo Speleologico Faentino
Scheda d'armo
Altro,note
Esplorazioni
La prima esplorazione venne eseguita da Giovanni Bertini Mornig nel dicembre 1932 e successivamente fu completata dal G.S. Faentino nel 1957.
Rilievi
Giovanni Bertini Mornig: luglio 1935.
Gruppo Speleologico Faentino: 1957.
Gruppo Speleologico Faentino: 1996.
da www.venadelgesso.org
Rilevo 1
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
257
Comune
Brisighella
Località
Rontana
Numero catastale
ER RA 108
Sviluppo totale
93
Dislivello
m -38
Longitudine
11° 44' 40" 41 E
Latitudine
44° 13' 24" 43 N
Quota
m 462 m slm
Cartografia
C.T.R. 1:5000: 239132 - Fognano
Geologia
Area carsica: VDGRC
Itinerario di accesso
Dalla provinciale Monticino-Limisano si imbocca la strada che porta a Monte Rontana; oltrepassata Ca' Rontana Vecchia, dopo poche decine di metri si può scorgere il sentiero a destra (chiuso da catena), che si dovrà imboccare per raggiungere la cavità. Seguendo il sentiero si tiene la destra e si costeggia, risalendola, la grande dolina (Catino di Pilato); dopo alcune decine di metri, quando il sentiero, ormai pianeggiante, svolta decisamente a destra, lo si abbandona proseguendo per traccia in discesa; dopo pochi metri si raggiunge l'ingresso. Descrizione La cavità si apre nel pendio volto a nord del Monte Rontana in foggia di fenditura diaclasica verticale profonda 20 m priva di dolina. L'accesso è possibile attraverso due vie che troviamo in fondo al pozzo sopracitato; utilizzando il passaggio in basso ci si immette direttamente in una spaccatura verticale (direzione NE-SW) profonda una quindicina di metri (P 5, P 7 del rilievo) il cui fondo è notevolmente inclinato. Il pozzo può essere facilmente aggirato penetrando attraverso il passaggio alto sul fondo del salto iniziale; questa via permette di raggiungere il punto più alto del fondo del P 15. Da qui, in salita, per una stretta fenditura quasi perpendicolare alla precedente (direzione NW-SE) e poi subito in discesa, nella stessa fenditura, uno scivolo di alcuni metri ci porta sul bordo di un P 13, dalle pareti fortemente erose, che si sviluppa verticalmente terminando in una sala il cui pavimento è cosparso da grossi massi franati.
Questo ambiente presenta, a destra, un cunicolo ascendente che si restringe quasi subito impedendo ogni prosecuzione, mentre nel punto più basso, in mezzo alla frana, troviamo un passaggio in discesa dal quale si accede ad una sala costituita da un'alta fenditura che rappresenta il terminale della grotta; qui è presente una grande quantità di fango che rende scivolosa la progressione, le pareti sono bagnate da un modesto stillicidio. Si nota a NE, un passaggio in salita che prosegue per una decina di metri restringendosi però immediatamente.
La grotta, presenta una temperatura che risulta stranamente bassa rispetto a quella delle altre cavità della zona, che fu misurata in circa 3°C dal G.S.F., durante il completamento dell'esplorazione e del rilievo, il 16 giugno del 1957.
Gruppo Speleologico Faentino
Scheda d'armo
NOTE |
Per il pozzo di ingresso si può utilizzare una scaletta di 10 metri ancorata esternamente ad un albero; se si desidera scendere la spaccatura senza aggirarla (tratto in libera utilizzando il passaggio alto), sarà necessaria una corda di 20 metri. Per l'ultimo pozzo si utilizzi una corda di 25 metri; le corde si possono assicurare ai chiodi già presenti. |
La prima esplorazione venne eseguita da Giovanni Bertini Mornig nel dicembre 1932 e successivamente fu completata dal G.S. Faentino nel 1957.
Rilievi
Giovanni Bertini Mornig: luglio 1935.
Gruppo Speleologico Faentino: 1957.
Gruppo Speleologico Faentino: 1996.
da www.venadelgesso.org
Rilevo 1
Lat:44.22333333N Lon:11.74444444E Datum:WGS84
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