Nome
Tana da Ciocca
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2004-10-14 19:43:48
La Val Graveglia (GE), terra avara di grotte e, ancorpiù, di verticali, è sempre stata una nostra meta preferita nelle uscite ''a tempo perduto''.
Da circa un paio d'anni ci siamo intestarditi nella ricerca della Tana da Ciocca Li 133, un ''abisso'' con una verticale, praticamente unica, di una trentina di metri, ormai dimenticato da decenni.
Inutile dire che le antiche coordinate del catasto ligure sono clamorosamente errate (oltre un chilometro e mezzo) e le indicazioni reperite dai vecchi testi sono quantomai ''sui generis''.
Dopo diverse ricognizioni si riesce ad individuare, a grandi linee, la zona ma, nonostante le indicazioni di alcuni abitanti della valle, l'ingresso della Ciocca rimane un fantasma.
Finalmente, nel settembre 2002, grazie alla preziosa e cortese collaborazione dei signori Giacomo e Piero della Val Graveglia, ci ritroviamo di fronte all'ingresso a pozzo della Tana da Ciocca.
Tempo un mese, si arma e si scende. Descrizione Il pozzo iniziale è un bel P25, ampio circa 8 metri nel punto massimo, con una grossa cengia a -15, al di sotto della quale le concrezioni si fanno molto diffuse e belle.
Sul fondo, superata una breve strettoia che sfocia su un saltino di circa 3 metri, ci si ritrova in una modesta saletta dal pavimento coperto di ciottoli e dalle pareti riccamente concrezionate.
Le eventuali prosecuzioni si intravvedono lungo due stretti cunicoli ascendenti che necessitano di disostruzione forzata.
Anche a livello della cengia a -15, un impercorribile cunicolo orizzontale lascia un tratteggio nel nostro rilievo.
Grotta bella e divertente, adatta come primissima uscita verticale per neofiti; unico neo: il cumulo di spazzatura sul fondo del P25 (matasse di centinaia di metri di cavo d'acciaio, serbatoi portatili per il verde rame - semipieni di liquami, coprimozzi da auto e numerosi sacchetti di nylon), adornato da una ''splendida'' carcassa di cinghiale in putrefazione.
Sono stati avvistati un pipistrello dalle dimensioni ''gigantesche'' e numerosi geotritoni. Altro,note Tratto dal sito dell'Associazione Speleologica Genovese "San Giorgio", http://web.tiscali.it/asgsangiorgio
Rilevo 1
Rilievo 2
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
218
Comune
Nè
Località
Pontori di Nè
Numero catastale
133 Li
Sviluppo totale
35
Dislivello
-30
Longitudine
09°26'33",2 Est
Latitudine
44°22'12",1 Nord
Quota
730 m slm
Cartografia
CTR 232020 Arzeno
Geologia
La grotta si apre nell'area carsica GE 36 Alta Val Graveglia.La Val Graveglia (GE), terra avara di grotte e, ancorpiù, di verticali, è sempre stata una nostra meta preferita nelle uscite ''a tempo perduto''.
Da circa un paio d'anni ci siamo intestarditi nella ricerca della Tana da Ciocca Li 133, un ''abisso'' con una verticale, praticamente unica, di una trentina di metri, ormai dimenticato da decenni.
Inutile dire che le antiche coordinate del catasto ligure sono clamorosamente errate (oltre un chilometro e mezzo) e le indicazioni reperite dai vecchi testi sono quantomai ''sui generis''.
Dopo diverse ricognizioni si riesce ad individuare, a grandi linee, la zona ma, nonostante le indicazioni di alcuni abitanti della valle, l'ingresso della Ciocca rimane un fantasma.
Finalmente, nel settembre 2002, grazie alla preziosa e cortese collaborazione dei signori Giacomo e Piero della Val Graveglia, ci ritroviamo di fronte all'ingresso a pozzo della Tana da Ciocca.
Tempo un mese, si arma e si scende. Descrizione Il pozzo iniziale è un bel P25, ampio circa 8 metri nel punto massimo, con una grossa cengia a -15, al di sotto della quale le concrezioni si fanno molto diffuse e belle.
Sul fondo, superata una breve strettoia che sfocia su un saltino di circa 3 metri, ci si ritrova in una modesta saletta dal pavimento coperto di ciottoli e dalle pareti riccamente concrezionate.
Le eventuali prosecuzioni si intravvedono lungo due stretti cunicoli ascendenti che necessitano di disostruzione forzata.
Anche a livello della cengia a -15, un impercorribile cunicolo orizzontale lascia un tratteggio nel nostro rilievo.
Grotta bella e divertente, adatta come primissima uscita verticale per neofiti; unico neo: il cumulo di spazzatura sul fondo del P25 (matasse di centinaia di metri di cavo d'acciaio, serbatoi portatili per il verde rame - semipieni di liquami, coprimozzi da auto e numerosi sacchetti di nylon), adornato da una ''splendida'' carcassa di cinghiale in putrefazione.
Sono stati avvistati un pipistrello dalle dimensioni ''gigantesche'' e numerosi geotritoni. Altro,note Tratto dal sito dell'Associazione Speleologica Genovese "San Giorgio", http://web.tiscali.it/asgsangiorgio
Rilevo 1
Rilievo 2
Lat:44.36904088N Lon:9.44146624E Datum:WGS84
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