Nome
Grotta Balbiseolo
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2010-04-17 18:36:23
Rilievo 2
Tipo di cavità
inghiottitoio
Stato
Italy
Provincia
267
Comune
Bardineto
Località
Rio Avoiai
Area speleologica
Bardineto
Numero catastale
974 Li/Sv
Sviluppo totale
3500
Dislivello
-160 m
Gruppi
GSS
Longitudine
8° 8' 6.7'' E
Latitudine
44°12' 12 N
Datum
WGS84
Quota
860 m slm
Cartografia
coordinate gps 17 aprile 2010
Itinerario di accesso
Parcheggiata l'auto dai ruderi del castello di Bardineto, si prosegue per la strada a sinistra verso le montagne e si svolta a sinistra al secondo bivio seguendo una strada sterrata si arriva a un secondo bivio e si va ancora a sinistra seguendo la strada che percorre il Rio Avoiai fino ad un tratto di bosco pulito. Da qui si continua ancora sul bivio di sinistra lungo una ripida salita fino a notare sulla destra un sentierino, da li si segue il greto del rio per pochi metri e sulla sinistra si trova l'inghiottitoio ingresso della grotta.
Descrizione
Lungo tutto il percorso della prima parte della grotta, che procede in direzione Est-Ovest, sono evidenti le morfologie freatiche di circolazione a pieno carico, con successivi approfondimenti gravitativi che hanno inciso i pavimenti delle condotte, formando meandri angusti e talvolta molto alti. Dopo circa 300 mt. dall'inbocco, il profilo della grotta subisce una brusca rottura in verticale con tre pozzi da 7, 6, 23 metri che portano la profondità a 110 mt. Alla base dell'ultimo pozzo la morfologia cambia notevolmente e si percorre un alto e largo meandro seguito da una galleria presto occlusa, ma con un passaggio nell'interstrato si raggiunge un cunicolo a un livello superiore che si affaccia sceso un pozzo di 10 mt. su un salone di circa 30 mt. x 15. Da un anfratto nel mezzo del salone si arriva ad una galleria con tracce di scorrimento idrico, dopo circa 70 mt. si prosegue con uno stretto meandro molto simile alla parte iniziale della grotta, dopo il quale si raggiungono gallerie freatiche sempre più ampie. Qui il fragore di una cascata preannuncia la presenza di un fiume sotterraneo che si incontra in corrispondenza di una brusca svolta, scendendo di qualche metro si raggiunge il corso d'acqua. Seguendolo verso valle, dopo poche decine di metri si incontra il primo sifone superabile con un passaggio laterale seguito da un secondo sifone che si trova a - 160 mt. dall'ingresso. Risalendo invece il corso del fiume, si percorre una galleria con morfologie freatiche dove scorre il fiume a pelo libero fino a una fessura impraticabile, da qui si può proseguire arrivando ad una altissima forra che seguita porta al sifone a monte. Prima poco sopra al fiume, si puo proseguire in salita a destra fino a raggiungere il campo base "regioni Ratatuia" allestito per favorire le lunghe punte in una zona molto lontana dall'ingresso. Ancora prima, poco dopo aver raggiunto il fiume, sulla sinistra c'è una risalita che porta alle nuove gallerie fossili chiamate "Babbi di Natale" perche scoperte la vigilia di Natale del 1998 che arriva fino ad un lago sifone superato il quale, con una adeguata muta da sub, si raggiungono le nuovissime gallerie "della Domenica delle Palme" che proseguono per oltre 700 metri.
Altro,note
Grotta disostruita, esplorata, studiata e rilevata dal Gruppo Speleologico Savonese DLF (tuttora ancora in esplorazione da parte del G.S.S. DLF
Rilevo 1
Rilievo 2
Lat:44.20333333N Lon:8.13519444E Datum:WGS84
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