Nome
Buca del Diavolo
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2006-10-18 06:45:56
Al bivio successivo si prende ancora a destra su carrareccia molto sconnessa, e poco dopo si arriva a superare un impluvio. Proseguendo oltre viene raggiunta un vasto prato in pendenza chiuso in alto da una pineta: si parcheggia in qualche modo. La voragine è in mezzo al prato a una cinquantina di metri di distanza dalla pineta; il foro del diametro di meno di un metro è circondato da una recinzione e chiuso da una grata apribile. Descrizione la grotta, dallo sviluppo estremamente lineare, si presenta come un'ininterrotta serie di piccoli e brevi pozzi intervallati da anguste fessure. Inizia con un P14 con ingresso a dolina, alla cui base, percorsi pochi metri nella china detritica, si apre immediatamente il 2 pozzetto (P4) fangoso. A questo segue un P10 dall'ingresso molto delicato per dimensioni e pericolo di frane; alla base si prosegue oltrepassando una breve ma stretta fessura che si immette direttamente nel 4 pozzo P15, sceso il quale, s'imbocca un evidente cunicolo nella frana che da accesso all'ultimo pozzo di 19 mt. Qui termina la grotta di fronte all'ennesima fessura, più volte oggetto di infruttuose disostruzioni. NOTE: la cavità è attrezzata con piton e spit; questi ultimi, data la scarsa resistenza meccanica della roccia (scaglia rossa), sono sovente inutilizzabili: consigliabile pertanto portarsi appresso tutto il necessario per chiodare, con preferenza per piton. Particolare attenzione va prestata nel superamento della buca da lettere che immette nel 3° pozzo, a causa della frana instabile nella quale si è costretti ad infilarsi, mentre la base dell'ultimo pozzo (soggetto a caduta di pietre) offre riparo per sole due persone. Comportarsi di conseguenna. Attenzione: la cavità recentemente è stata chiusa con tombino in ferro. Per le chiavi rivolgersi alla Comunità Agraria di Dignano. Scheda d'armo
Altro,note
Tempo medio A/R: 2,5 ore
Successione dei salti dell'itinerario: P14/P4/P10/P15/P19
Materiale necessario: C20/C25, (per P4 e P10)/ C25/C30,15 placche, trousse completa d'armo + Piton
Periodo consigliato: aprile/novembre
Difficoltà complessive: PD
FLASH STORICO:
La cavità fu esplorata dal GSM nel 1949; più tardi il CRS esplorò, disostruendolo, l'ultimo pozzo dì 20 mt. Rilevo 1
Rilievo 2
Rilievo 3
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
231
Località
Taverne
Numero catastale
11/MA Mc
Sviluppo totale
40
Dislivello
-80
Longitudine
0°27'17'' Est di M.Mario
Latitudine
43° 01'07'' N
Quota
860 m slm
Cartografia
123 III SE Colfiorito
Itinerario di accesso
Da Colfiorito (PG) si prende la strada provinciale per Taverne e Visso. Superati gli scavi e l'antica chiesa romanica di Plestia, si giunge in vista dell'abitato di Taverne, dove si abbandona la provinciale per piegare a destra in salita lungo una sterrata (indicazione "Tiro al Piattello").Al bivio successivo si prende ancora a destra su carrareccia molto sconnessa, e poco dopo si arriva a superare un impluvio. Proseguendo oltre viene raggiunta un vasto prato in pendenza chiuso in alto da una pineta: si parcheggia in qualche modo. La voragine è in mezzo al prato a una cinquantina di metri di distanza dalla pineta; il foro del diametro di meno di un metro è circondato da una recinzione e chiuso da una grata apribile. Descrizione la grotta, dallo sviluppo estremamente lineare, si presenta come un'ininterrotta serie di piccoli e brevi pozzi intervallati da anguste fessure. Inizia con un P14 con ingresso a dolina, alla cui base, percorsi pochi metri nella china detritica, si apre immediatamente il 2 pozzetto (P4) fangoso. A questo segue un P10 dall'ingresso molto delicato per dimensioni e pericolo di frane; alla base si prosegue oltrepassando una breve ma stretta fessura che si immette direttamente nel 4 pozzo P15, sceso il quale, s'imbocca un evidente cunicolo nella frana che da accesso all'ultimo pozzo di 19 mt. Qui termina la grotta di fronte all'ennesima fessura, più volte oggetto di infruttuose disostruzioni. NOTE: la cavità è attrezzata con piton e spit; questi ultimi, data la scarsa resistenza meccanica della roccia (scaglia rossa), sono sovente inutilizzabili: consigliabile pertanto portarsi appresso tutto il necessario per chiodare, con preferenza per piton. Particolare attenzione va prestata nel superamento della buca da lettere che immette nel 3° pozzo, a causa della frana instabile nella quale si è costretti ad infilarsi, mentre la base dell'ultimo pozzo (soggetto a caduta di pietre) offre riparo per sole due persone. Comportarsi di conseguenna. Attenzione: la cavità recentemente è stata chiusa con tombino in ferro. Per le chiavi rivolgersi alla Comunità Agraria di Dignano. Scheda d'armo
RIFERIMENTO | ZONA | ATTACCO | FRAZIONAMENTO | NOTE |
Pozzo d'accesso | Corda 25 m | Pali recinzione | 2 spit | |
Pozzetto e secondo pozzo | Corda 25 m | 2 spit | 2 spit | Caduta sassi |
Terzo pozzo | Corda 25 m | 1 spit | 2 spit | Acqua |
Quarto pozzo | Corda 30 m | 2 spit | 2 spit | Caduta sassi |
Successione dei salti dell'itinerario: P14/P4/P10/P15/P19
Materiale necessario: C20/C25, (per P4 e P10)/ C25/C30,15 placche, trousse completa d'armo + Piton
Periodo consigliato: aprile/novembre
Difficoltà complessive: PD
FLASH STORICO:
La cavità fu esplorata dal GSM nel 1949; più tardi il CRS esplorò, disostruendolo, l'ultimo pozzo dì 20 mt. Rilevo 1
Rilievo 2
Rilievo 3
Lat:43.01946886N Lon:12.9068761E Datum:WGS84
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