Nome
Pozzo del Cappellano
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2005-05-11 07:56:55
DESCRIZIONE: Si scende il primo salto di 51m (corda da 60 m) utilizzando tre fix Ø8, appena superato il ciglio del pozzo si fraziona una prima volta (1 fix Ø8), poi una seconda alcuni metri più in basso (1 fix Ø8) ed infine una terza a circa metà altezza (1 fix Ø8), prima di superare una grande protuberanza rocciosa che, malgrado le apparenze, non intralcia più di tanto la corda. Giunti sul fondo si può continuare nella parte più bassa e fangosa della grotta scendendo in un ripido pertugio protetto da un muretto di contenimento e da una rete parasassi (corda da 10 m). Si arma sulla parete opposta del pozzo (1 fix Ø8) e si fraziona dopo poco sul tetto di un pozzetto di 7m(1 spit con anello + 1 fix Ø8). Una volta raggiunta la base una spaccatura immette in un altro pozzo, tutto in diaclasi, di 20 m (corda da 30 m); si arma a destra(1 fix Ø8) e si fraziona non appena si raggiunge la verticale (3 fix Ø8). La diaclasi che forma il pozzo finisce in una strettoia in cui è consigliabile non calarsi poiché la risalita può risultare alquanto difficoltosa. A circa metà dislivello è possibile infilarsi, con un breve pendolo, nella continuazione della diaclasi sulla sinistra che conduce ad una stanzetta da dove ci si affaccia su di un pozzetto da 10 m (scendibile con ciò che avanza della corda da 30 m) parallelo al primo. Si arma sulla sinistra (1 fix Ø8) frazionando (1 fix Ø8) non appena sulla verticale. Una volta sul fondo una diaclasi fangosissima sulla destra (utile ciò che avanza della corda) conduce ad una instabile frana di pietre e fango che ostruisce ogni possibile continuazione della cavità. Data la vicinanza dei pozzi è possibile concatenare gli armi e servirsi di corde di lunghezza maggiore (90 m + 40 m per esempio).
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
273
Comune
Orvieto
Località
Monte della Roccaccia Titignano
Numero catastale
51U/TR
Sviluppo totale
30
Dislivello
88
Gruppi
G.G. Pipistrelli Terni
Longitudine
0 09 28 Est di M.Mario
Latitudine
42 44 14
Quota
240
Cartografia
IGM Baschi 130 II SO
Geologia
Scaglia Rossa
Itinerario di accesso
AVVICINAMENTO: L'ingresso della grotta è abbastanza difficile da individuare. Da Titignano si prende la sterrata in discesa che conduce ai Pozzi della Piana (vedi itinerario 1). Ignorato un primo bivio sulla destra si scende una ripida discesa dopo della quale la strada prosegue pianeggiante lungo un campo, solitamente mantenuto a prato, sulla sinistra. Le auto vanno lasciate su di una piazzola in corrispondenza della fine del campo. Inizia ora il tratto da percorrere a piedi (30 min. circa). Sulla destra della strada hanno inizio alcune sterrate utilizzate prevalentemente dai boscaioli, bisogna prendere quella più a sinistra che, in breve, raggiunge un poggio disboscato di recente. Senza inoltrarsi nell'area disboscata si continua a seguire la sterrata che si reimmerge nel bosco in leggera discesa; in corrispondenza di una radura sulla destra ha inizio un non molto evidente sentiero che scende verso il Tevere con alcuni tornanti. In corrispondenza di uno di questi tornanti, segnalato con uno straccetto blu e con un ometto di pietre, inizia un altro sentiero verso sinistra che, in breve, raggiunge una radura sulla sommità di un dirupo roccioso da cui è possibile vedere il versante opposto della Gola del Forello. Il pozzo si apre in questo punto appena sulla sinistra del sentiero… attenzione!
Descrizione
E' un profondo paleoinghiottitoio che si apre nella scaglia rossa, è nascosta nel folto della boscaglia del Monte della Roccacia.DESCRIZIONE: Si scende il primo salto di 51m (corda da 60 m) utilizzando tre fix Ø8, appena superato il ciglio del pozzo si fraziona una prima volta (1 fix Ø8), poi una seconda alcuni metri più in basso (1 fix Ø8) ed infine una terza a circa metà altezza (1 fix Ø8), prima di superare una grande protuberanza rocciosa che, malgrado le apparenze, non intralcia più di tanto la corda. Giunti sul fondo si può continuare nella parte più bassa e fangosa della grotta scendendo in un ripido pertugio protetto da un muretto di contenimento e da una rete parasassi (corda da 10 m). Si arma sulla parete opposta del pozzo (1 fix Ø8) e si fraziona dopo poco sul tetto di un pozzetto di 7m(1 spit con anello + 1 fix Ø8). Una volta raggiunta la base una spaccatura immette in un altro pozzo, tutto in diaclasi, di 20 m (corda da 30 m); si arma a destra(1 fix Ø8) e si fraziona non appena si raggiunge la verticale (3 fix Ø8). La diaclasi che forma il pozzo finisce in una strettoia in cui è consigliabile non calarsi poiché la risalita può risultare alquanto difficoltosa. A circa metà dislivello è possibile infilarsi, con un breve pendolo, nella continuazione della diaclasi sulla sinistra che conduce ad una stanzetta da dove ci si affaccia su di un pozzetto da 10 m (scendibile con ciò che avanza della corda da 30 m) parallelo al primo. Si arma sulla sinistra (1 fix Ø8) frazionando (1 fix Ø8) non appena sulla verticale. Una volta sul fondo una diaclasi fangosissima sulla destra (utile ciò che avanza della corda) conduce ad una instabile frana di pietre e fango che ostruisce ogni possibile continuazione della cavità. Data la vicinanza dei pozzi è possibile concatenare gli armi e servirsi di corde di lunghezza maggiore (90 m + 40 m per esempio).
Lat:42.73807548N Lon:12.60992261E Datum:WGS84
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